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IL CANADA RICONOSCE LA “DOPPIA MATERNITÀ” PER LE COPPIE LESBICHE

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Messaggio Da spe salvi Mer 18 Nov 2009, 14:39

IL CANADA RICONOSCE LA “DOPPIA MATERNITÀ” PER LE COPPIE LESBICHE


Quattro coppie di lesbiche dello Stato canadese dell'Ontario hanno ottenuto dalla magistratura federale che i loro figli, avuti grazie all'inseminazione artificiale da donatori anonimi, vengano classificati nello stato di famiglia come figli della coppia lesbica, per cui entrambe le conviventi diventano legalmente "genitori" dei figli di una di loro. Legalmente, quindi, quei bambini si troveranno ad avere nessun padre ma due madri, l'una biologica e l'altra adottiva, poste per giunta sullo stesso piano. A nome della Suprema Corte di Giustizia canadese, il magistrato Paul Rivard ha così giustificato questa sentenza: un diritto di famiglia che imponga la diversità di sesso fra i due conviventi o genitori attua una discriminazione che viola il diritto all'uguaglianza sancito dalla Carta dei Diritti e delle Libertà approvata dallo Stato canadese. La Suprema Corte ha quindi imposto allo Stato dell'Ontario di modificare adeguatamente il diritto di famiglia su questo punto dichiarato illegale.



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COSA DICONO I PERITI?


Gli scienziati di tutto il mondo confermano che
i bambini adottati da coppie dello stesso sesso
sono maggiormente soggetti a problemi psicologici e di salute

La Piattaforma HazteOir della Spagna, in collaborazione con il Forum Spagnolo della Famiglia e l'Istituto di Politica Familiare, ha appena pubblicato una "Relazione sullo sviluppo infantile in coppie dello stesso sesso" nel quale si studiano in profondità le conseguenze sui bambini nel caso che questi siano adottati da coppie formate da persone dello stesso sesso. Lo studio è stato elaborato da psicologi ed esperti di primo livello ed include un'estesa bibliografia su articoli e documenti che riguardano i criteri per valutare l'idoneità all'adozione da parte di persone dello stesso sesso. […]

Come si dimostra nella Relazione, in pratica la totalità degli studi realizzati sull'evoluzione dei bambini educati da coppie omosessuali non ha il minimo rigore scientifico necessario per potere raggiungere conclusioni con un grado accettabile di validità. Risulta curioso, come si legge nella Relazione, che le associazioni a favore dell'adozione di bambini da coppie dello stesso sesso, come l'APA (Associazione Psicologica Americana) e l'AAP (Associazione Americana di Pediatria), siano formate da attivisti omosessuali, lesbiche e scrittori ed editori di pubblicazioni omosessuali. Una autrice di una indagine su questo tema, frequentemente citata, ha dichiarato in diverse occasioni che la presenza di un padre è del tutto superflua per il corretto sviluppo dal bambino, inoltre ha affermato di non credere in assoluto nell'istituzione familiare, difendendo chiaramente l’allargamento a più di due persone. Queste opinioni differiscono completamente con numerosi altre indagini di un certo rilievo. Per esempio, l'Associazione Spagnola di Pediatria ha dichiarato che "un nucleo familiare con due padri o due madri è chiaramente dannoso per il bambino".

Dai pochi studi seri che esistono sul tema, si apprende che i bambini educati da coppie dello stesso sesso hanno uno sviluppo molto diverso da quelli che crescono in famiglie naturali con un padre e una madre, in molti aspetti dannoso per loro. Inoltre soffrono di una serie di problemi molto più frequentemente rispetto ad un bambino che vive in una famiglia normale. Tra questi problemi psicologici come bassa autostima, stress, confusione sull'identità sessuale; confusioni sulla condotta: maggior propensione alla dipendenza da droghe, al fallimento scolastico, al cattivo comportamento in classe; maggiore tendenza all'omosessualità; una salute più debole con un tasso più alto di malattie mentali, maggiore tendenza al suicidio e maggiore possibilità di contrarre l'AIDS e altre malattie a trasmissione sessuale.

Un altro dato importante è che le relazioni omosessuali sono molto più instabili. Per esempio in Svezia l'indice di rottura della relazione nelle coppie di omosessuali è del 37% superiore rispetto agli eterosessuali. In Olanda la durata media di una relazione omosessuale 'stabile' è di un anno e mezzo. Questa instabilità non fa certo bene in assoluto al minorenne.

In funzione di tutti questi dati, Ignacio Arsuaga, Presidente di HazteOir afferma: "Non possiamo assicurare in nessun caso l'idoneità delle coppie omosessuali ad adottare bambini. Perciò davanti al dubbio esposto da una tale quantità di bibliografia, ci vediamo obbligati a difendere il benessere del minorenne e sollecitare che non si concedano minori in adozione a coppie dello stesso sesso".
(Agenzia Fides)
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IL CANADA RICONOSCE LA “DOPPIA MATERNITÀ” PER LE COPPIE LESBICHE Empty Tolgono i figli agli obesi ma i gay possono adottarli

Messaggio Da spe salvi Mer 25 Nov 2009, 11:15

Tolgono i figli agli obesi ma i gay possono adottarli


È accaduto un caso grave di obesofobia, cioè di persecuzione degli obesi, in Scozia, a Dundee. Hanno portato via prima i figli grandicelli e poi un neonato a una coppia di sposi grassi, i quali sono portati ad avere bambini che sono fatti come loro: rotondi. Un caso chiaro di razzismo medicalmente corretto.
I fatti. La mamma è di Dundee, ha 40 anni. Lunedì, settimo figlio nato per parto cesareo. I ladri di bambini, chiamati in questo caso servizi sociali, sono stati inviati dal Comune (City Council). Il motivo: lei pesa 140 chili e passa, il marito 110, i sei precedenti figli sono tutti sul quintale. Di questi sei, tre sono già stati allontanati dalla coppia, e tre lo saranno presto.
I giornali britannici la chiamano la «fat family»: la famiglia grassa. Io la chiamerei una ex famiglia devastata da pirati della burocrazia. Si tratta di un atto da bucanieri con il timbro della legge.
Nessuno qui vuole consigliare alla gente di portarsi addosso rotoli di lardo, né che si debbano gonfiare i bambini di intrugli. L’alimentazione corretta è importante, e così via. Ma questo zelo per il corpo perfetto, per il rapporto ideale tra altezza e peso stabilito per legge è esso sì un vizio, altro che l’obesità fisica. È una obesità morale. Preferisco l’intemperanza nel gustare il cioccolato, che l’incontinenza nell’inondare dei propri comandamenti igienici il mondo. Basta così, per favore. Se i diritti umani si misurano a peso, i grassoni dovrebbero averne di più, e allora li si rispetti.
Sembra un articolo leggero, vero? Un po’ spiritoso. I ciccioni del resto fanno ridere. Ma il riso è di certo più umiliante e talvolta più violento dello sguardo digrignante. Bisognerebbe proporre e approvare davvero una legge contro l’obesofobia, se non facesse ridere. Qualcosa però va fatta presto. Ormai siamo alla persecuzione contro le persone considerate troppo grasse sulla base di parametri infallibili non più salutistici ma morali. Perché la salute, l’immagine e l’igiene si sono trasformate in divinità bisognose di sacrifici umani. E i grassi vengono trattati come esseri umani deficienti, incapaci di controllare pulsioni elementari. Può essere. Non si capisce perché non resistere alle tentazioni sia un problema sociale solo se c’è in ballo una pastasciutta. Se una donna desidera una ragazza e se la prende, si grida: viva i sentimenti. Se poi adottano un bimbo, ecco il giurista: è un diritto. La sfortuna della coppia di ciccioni è che non sono dello stesso sesso, altrimenti sarebbero stati difesi da Canale 5 e dal Comitato diritti umani. Se fossi il loro avvocato consiglierei alla madre di definirsi transgender, e di prendersi il nome d’arte di Goduxia.
Va così. Il libero orientamento della propria vita verso il cibo, abbondante e succoso, è definito una malattia irredimibile, trasmissibile per contagio e per frequentazione. Se uno osa ormai avere un dubbio sulla linearità morale o naturale dell’omosessualità è passibile di denuncia. In questi campi dell’«orientamento sessuale» il Papa non conta niente, è trattato come un reazionario torturatore. La nuova suprema cattedra etica è l’Organizzazione mondiale della sanità con sede in Svizzera. Essa ha proclamato i suoi dogmi e nessuno li discute. Anche se la citata religione dal camice bianco non ha ancora trovato un rimedio al raffreddore e alla calvizie, sulle profondità della psiche umana sa tutto, povera illusa, ma guai a chi non le crede. Così ha decretato sia giusto sanzionare come malattia anche mentale l’obesità e invece ritiene assolutamente congruo alla natura umana essere gay, bisex, transgender eccetera. Qui non ne discuto, guai, ho già abbastanza grane. Ma bisogna finirla con la persecuzione un tanto al chilo.
Essa è tipica anche degli ambienti trasgressivi. Alcuni anni fa mi capitò di leggere il romanzo dello scrittore giovane del momento, dissacratore, avanguardista, anarchico. Bisex quanto al sesso, come no? Ed ecco che definì il padre del protagonista «sovrappeso». Avrei capito: ciccione, barile di strutto, palla di lardo, eccetera. Ma «sovrappeso» è un ossequio all’idea di peso perfetto. Questi bricconi del sesso hanno la testa piena di tabelle fornite dall’associazione dei dietologi e dai giuristi inglesi. Rivoluzionari un par di balle.
La tortura dei grassi è la tipica maniera con cui gli Epuloni dei Paesi prosperi puniscono i poveri e li fanno sentire inferiori. Da che cosa si capisce un Paese ricco da un Paese povero? Nel Paese ricco (Svizzera, Italia, America, Gran Bretagna) di solito i ricchi sono magri e i poveri grassi (costa molto essere magri). Nei Paesi poveri è il contrario. Per di più nei Paesi ricchi si cerca di far pesare ai grassi (poveri) il fatto che in tante parti del mondo i bambini sono scheletrici. È un altro modo di offendere i poveri, di trattarli come reprobi. È l’obesofobia silenziosa. Ma un giorno i grassi si ribelleranno e si siederanno sopra di voi.

http://www.ilgiornale.it/interni/tolgono_figli_obesi_ma_gay_possono_adottarli/23-10-2009/articolostampa-id=393060-page=1-comments=1
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