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Intervento della Santa Sede all'Ecosoc

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Messaggio Da spe salvi Sab 24 Mag 2008, 14:00

Programmi agricoli sostenibili
per favorire lo sviluppo




L'arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a New York, ha pronunciato, il 16 maggio, un intervento in occasione della sedicesima sessione della Commissione sullo sviluppo sostenibile, nell'ambito del Consiglio economico e sociale (Ecosoc). Di seguito pubblichiamo una nostra traduzione dell'intervento.


Signor Presidente,
innanzitutto la mia delegazione si unisce ai relatori che l'hanno preceduta nell'esprimere condoglianze e solidarietà a quanti sono stati colpiti dalle recenti tragedie in Cina e nel Myanmar. Questi disastri e il loro impatto sulla vita umana e sullo sviluppo sostenibile ci ricordano la nostra importante responsabilità di guide governative di mirare ad affrontare le numerose questioni relative allo sviluppo sostenibile e di elaborare strumenti per l'edificazione di un futuro migliore.
Oggi il mondo affronta la sfida di raggiungere proprio questo obiettivo sotto forma di crisi alimentare globale. Quest'ultima rivela la natura delicata e interrelata dell'agricoltura, dello sviluppo rurale, della riforma agraria, della siccità e della desertificazione e assegna un compito sconfortante e tuttavia importante e urgente alla società civile e a chi decide le politiche.

Molti si interrogano sulle cause reali, sulle conseguenze a medio e lungo termine della crisi alimentare e sulle sue tendenze fondamentali. Le Nazioni Unite, in tutte le sue componenti e in particolare in questa Commissione sullo Sviluppo Sostenibile, ha una sponsabilità precisa e anche un'esigenza di credibilità nell'elaborare risposte appropriate in vista di soluzioni efficaci perché è in gioco la capacità dell'umanità di produrre generi alimentari.
Infatti, questa crisi alimentare non andrebbe valutata soltanto con il criterio dell'aumento dei costi sui mercati alimentari internazionali, ma anche con quello dei costi fisici, mentali e spirituali di quanti non sono in grado di provvedere a se stessi e alle loro famiglie.

Investimenti a lungo termine e programmi agricoli sostenibili a livello locale e internazionale restano centrali per le prospettive di sviluppo di moltissime persone. Questo investimento va fatto tenendo conto dei prezzi dei beni alimentari e della distribuzione e produzione di cibo nel mondo, in particolare in Africa. Bisognerebbe continuare a sostenere i programmi che permettono agli agricoltori di produrre beni alimentari a livello locale e compiere sforzi maggiori per mitigare gli aspetti negativi delle mutevoli realtà ambientali e finanziarie. Le politiche agricole devono riscoprire la via della ragione e della realtà per bilanciare la necessità di produzione alimentare con la necessità di essere buoni amministratori della terra. Bisogna essere solleciti per soddisfare le necessità fondamentali delle persone ed evitare di ridurre il dialogo a estremismi ambientali ed economici guidati da interessi personali e ideologici.

Il 70% dei poveri del mondo vive nelle stesse aree rurali in cui persiste una diffusa malnutrizione cronica. Ciò evidenzia chiaramente che nel soddisfare lo sviluppo sostenibile dobbiamo continuare a concentrarci non solo su quanti consumano beni alimentari, ma anche su quanti li producono. Un elemento importante per affrontare il persistere della fame e della malnutrizione croniche in certe regioni consiste nell'investire maggiormente sui piccoli agricoltori in modo da permettere loro di aumentare la produzione in modo sostenibile.
Sebbene la crisi attuale rappresenti una minaccia immediata per lo sviluppo, la società deve continuare ad affrontate sfide costanti e imminenti quali il mutamento climatico, sussidi agricoli dannosi, commercio equo, degrado ambientale e riforma agraria. Mediante la solidarietà internazionale e un aumentato interesse per i più vulnerabili delle nostre società, possiamo affrontare le sfide immediate pur continuando ad operare per garantire che il progresso di oggi divenga la pietra d'angolo di un domani più giusto e sicuro.
Grazie, Presidente.
spe salvi
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